martedì 8 giugno 2010

Toolboxoffice: nuove realtà di coworking a Torino

Nato a San Francisco nel 2005 da un'idea di Brad Newberg, un lavoratore freelance che voleva unire le comodità e la cooperazione tipiche dell'ufficio da posto fisso all'indipendenza, autonomia e flessibilità del lavoro autonomo, il coworking risponde alle esigenze di migliaia di home-worker e ai lavoratori autonomi contemporanei, in continuo movimento con modalità lavorative in veloce trasformazione.
Il coworking offre tutti i confort di un ufficio attrezzato in tutto e per tutto e tutta la libertà del lavoro da libero professionista.

Un posto scrivania in affitto, un ufficio a ore!!! Dirà qualcuno, ma non si presenta solo come condivisione di spazi fisici per il lavoro: il coworking è in linea con il mondo moderno, caratterizzato dalla flessibilità del lavoro e dominato dal concetto di social network, alla maniera di facebook, dove condivisione e community danno un senso nuovo di appartenenza.

Una contemporanea agorà, dove ci si scambiano idee, si creano sinergie, un incubatore d'impresa, una cooperativa contemporanea dove liberi professionisti possono trovare una location lavorativa, senza l'incombenza delle spese di struttura iniziali, e nello stesso tempo, una rete di altri professionisti con i quali confrontarsi e magari avviare collaborazioni proficue.

In Italia il concetto di coworking viene sperimentato naturalmante a Milano con il progetto Cowo dedicato a chi è stanco di lavorare da casa: nato quasi per caso su iniziativa di Massimo Carraro dell'agenzia Monkey Business, oggi Cowo project è un vero e proprio franchising del genere con 34 spazi disseminati in tutta Italia dove la location lavorativa è a disposizione dalle poche ore al giorno a mesi interi con disponibilità di postazioni scrivania 24 ore su 24, 7 giorni su 7 a volte anche con posto letto annesso per lavoratori nomadi al 100%. 

 Il coworking approda a Torino l' 8 aprile 2010 con l'inaugurazione ufficiale del Toolboxoffice:  in un ex edificio industriale degli inizi del '900, 1000mq suddivisi in una serie di scatole conteneti differenti spazi funzionali progettati dalla designer di fama internazionale Caterina Tiazzoldi, docente presso la Columbia University di New York.
La reception comune al centro, collega i due bracci dell'edificio: quello dedicato strettamente alla funzione lavoro composto da una grande sala rettangolare con 44 postazioni lavoro total white, una serie di sale riunioni autonome dove ricevere clienti in completa privacy, una sala stampanti e copiatrici condivise in rete e box insonorizzati per telefonare in completa autonomia e libertà;
il secondo braccio è invece dedicato al relax, all'accoglienza più informale dei clienti con  una sala relax dove prendere caffè e una lounge come sala d'attesa, ambienti rilassanti e coloratissimi. 
Il tutto total white con sprazzi di verde acido, arancio e blu elettrico per un ambiente giovane e dinamico, ma allo stesso tempo accogliente con un attenzione particolare all'ecocompatibilità dei materiali da costruzione utilizzati come il sughero e il caucciù per rivestimenti e parti insonorizzate.
Il coworking a Torino è sì spazio lavoro, ma anche spazio di rappresentanza per unire il singolo alla colettività, il locale alla globalità: un progetto sostenibile, forse anche per rispondere alla crisi economica odierna, e comunque in linea con un nuovo concetto di lavoro (flessibile, autonomo, nomade) ma animato anche dallo spirito di collaborazione e dal bisogno umano di fare comunità.

La condivisione di spazi lavorativi diventa chiave d'accesso per nuove opportunità, relazioni professionali più agevolate, nuove risorse e nuove idee.

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